TARI: tutto quello che devi sapere sulla tassa sui rifiuti

La TARI, acronimo di Tassa sui Rifiuti, è una delle imposte comunali più importanti e meno comprese dai cittadini. Questo tributo è stato introdotto con la Legge di Stabilità 2014, sostituendo le precedenti imposte sulla gestione dei rifiuti (TARSU, TIA, TARES). In questo articolo, esploreremo nel dettaglio cos’è la TARI, come viene calcolata, chi deve pagarla, e tutte le informazioni utili per comprendere e gestire questa tassa.

Cos’è la TARI?

La TARI è una tassa comunale destinata a coprire i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Ogni comune è responsabile della determinazione e della gestione della TARI, quindi le modalità di calcolo e le tariffe possono variare significativamente da un comune all’altro. La tassa si applica a tutte le unità immobiliari suscettibili di produrre rifiuti, siano esse abitazioni private, uffici, negozi o altre tipologie di edifici.

Chi deve pagare la TARI?

Sono soggetti al pagamento della TARI tutti coloro che possiedono o detengono, a qualsiasi titolo, locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani. Questo include proprietari, affittuari, comodatari e altri titolari di diritti reali o personali di godimento. Se l’immobile è locato, la TARI è generalmente a carico dell’inquilino.

Esempio: se possiedi un appartamento a Milano, sei tenuto a pagare la TARI per il servizio di gestione dei rifiuti fornito dal comune.

Come viene calcolata la TARI?

Il calcolo della TARI si basa su due componenti principali: una parte fissa e una parte variabile.

  1. Parte fissa: la parte fissa è determinata in base alla superficie dell’immobile (espressa in metri quadrati) e al numero degli occupanti. Questa componente copre i costi fissi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, come i costi amministrativi e quelli per la gestione delle strutture.
  2. Parte variabile: la parte variabile, invece, è legata alla quantità di rifiuti prodotti e varia in funzione del numero degli occupanti dell’immobile. Questa componente copre i costi operativi del servizio, come la raccolta e il trasporto dei rifiuti.

Esempio di Calcolo:

  • Superficie dell’immobile: 100 metri quadrati
  • Numero di occupanti: 4
  • Tariffa fissa per metro quadrato: 1 euro
  • Tariffa variabile per occupante: 50 euro

Calcolo della parte fissa: 100 metri quadrati x 1 euro = 100 euro

Calcolo della parte variabile: 4 occupanti x 50 euro = 200 euro

Totale TARI annuale: parte fissa + Parte variabile = 100 euro + 200 euro = 300 euro

Come pagare la TARI?

La TARI viene generalmente riscossa dal comune di residenza o da un ente incaricato della gestione dei tributi locali. Il pagamento può essere effettuato in diverse modalità:

  1. Bollettino postale: uno dei metodi più comuni è tramite bollettino postale inviato dal comune al contribuente. Il bollettino può essere pagato presso qualsiasi ufficio postale.
  2. PagoPA: molti comuni offrono la possibilità di pagare la TARI tramite il sistema PagoPA, una piattaforma digitale che consente di effettuare pagamenti verso la pubblica amministrazione in modo semplice e sicuro.
  3. Sportelli bancari: è possibile pagare la TARI presso gli sportelli bancari convenzionati, utilizzando il modulo F24 o altri strumenti di pagamento forniti dal comune.

Esenzioni e riduzioni

In alcuni casi, è possibile ottenere esenzioni o riduzioni della TARI. Queste agevolazioni variano da comune a comune e sono generalmente concesse a categorie specifiche di contribuenti, come:

  1. Famiglie a basso reddito: molti comuni prevedono riduzioni della TARI per le famiglie con ISEE inferiore a una determinata soglia.
  2. Pensionati: alcuni comuni offrono agevolazioni ai pensionati con reddito basso.
  3. Immobili non occupati: è possibile ottenere una riduzione della TARI per gli immobili non occupati e non arredati, che non producono rifiuti.
  4. Attività produttive: alcuni comuni prevedono riduzioni per le attività produttive che adottano pratiche di smaltimento dei rifiuti sostenibili.

Cosa fare in caso di errori?

Se ritieni di aver ricevuto un avviso di pagamento TARI errato, è importante agire tempestivamente. Puoi presentare un’istanza di riesame al comune di residenza, allegando tutta la documentazione necessaria a supportare la tua richiesta. È inoltre consigliabile contattare un consulente fiscale o un esperto in tributi locali per ottenere assistenza.

Consigli utili

  • Verifica le tariffe: controlla periodicamente le tariffe TARI del tuo comune per essere sempre aggiornato sugli importi da pagare.
  • Conserva le ricevute: mantieni tutte le ricevute dei pagamenti TARI effettuati, in modo da avere una prova in caso di contestazioni.
  • Sfrutta le agevolazioni: informati sulle possibili esenzioni e riduzioni a cui potresti avere diritto e presenta la domanda entro i termini stabiliti dal comune.
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