Comprare casa con un amico: come funziona e a cosa fare attenzione

Vediamo come funziona, quali sono i pro e i contro, e soprattutto cosa è bene chiarire da subito per evitare problemi in futuro.

Acquistare casa è una delle decisioni più importanti della vita. Ma se oggi non hai ancora un partner stabile, o semplicemente vuoi condividere un investimento con qualcuno di fidato, comprare casa con un amico può diventare una scelta interessante, accessibile e persino vantaggiosa.

Non si tratta solo di dividere le spese: è una vera forma di co-abitazione o co-investimento che sta prendendo piede in molte città, soprattutto tra i giovani adulti, i freelance e chi punta a una maggiore indipendenza economica… ma senza rinunciare alla compagnia o al sostegno reciproco.

🤝 Perché comprare casa con un amico? I vantaggi

✔️ Più potere d’acquisto

Unendo due redditi, è possibile accedere a un mutuo più alto e, quindi, a un immobile più grande, in una zona migliore o con caratteristiche migliori (come spazi separati, terrazzo, doppio bagno…).

✔️ Condivisione delle spese

Dalle utenze ai costi di manutenzione, dalle tasse al mutuo, tutto può essere diviso in modo equo.
Questo consente di abbattere notevolmente il costo mensile, rispetto a un acquisto individuale o a un affitto in solitaria.

✔️ Un investimento (anche futuro)

Se non è solo una soluzione abitativa, ma anche un investimento, comprare insieme può essere una mossa strategica: l’immobile può essere affittato, rivenduto o ristrutturato e valorizzato nel tempo, generando un ritorno economico per entrambi.

⚖️ Ma è davvero semplice? Le domande da porsi prima

Prima di cercare casa insieme, è fondamentale sedersi e chiarire alcuni punti fondamentali, anche (e soprattutto) se siete amici da una vita.
Ecco le domande da affrontare con trasparenza:

  • Cosa succede se uno dei due vuole andarsene?
  • Chi si occupa di cosa (mutuo, bollette, lavori, gestione)?
  • La casa sarà usata come prima abitazione o come investimento?
  • Cosa accade in caso di disaccordi futuri?

💡 Scrivete tutto: anche se vi fidate, un accordo scritto tutelerà entrambi e potrà evitare fraintendimenti.

📑 Come funziona legalmente?

1. Cointestazione dell’immobile

La forma più comune è la cointestazione al 50%, con quote paritarie. Ma è anche possibile intestare l’immobile in percentuali diverse (es. 60-40), se uno dei due investe di più.

L’intestazione deve essere chiara nell’atto notarile di compravendita, così come eventuali regole specifiche (es. prelazione in caso di vendita futura).

2. Mutuo cointestato (o separato)

Se si richiede un mutuo insieme, anche questo sarà cointestato e entrambi i firmatari saranno responsabili del debito, anche nel caso in cui uno smetta di pagare.

In alternativa, se solo uno dei due ha reddito stabile, si può:

  • Fare mutuo solo a suo nome (con accordo privato su come gestire il resto)
  • Intestare la casa a uno e far sottoscrivere all’altro un contratto di comodato o locazione

👉 Va valutato caso per caso, con il supporto di un consulente o del notaio.

Esempi di situazioni reali

👩‍💼 Caso 1: due amiche freelance

Due libere professioniste acquistano un bilocale grande a Milano in zona Lambrate. Una lavora da casa, l’altra è spesso in viaggio.
Condividono spazi comuni, ma ognuna ha la propria zona notte. Dopo tre anni, una decide di trasferirsi. Hanno previsto nel contratto una clausola di uscita, che permette all’altra di rilevare la quota o vendere l’immobile.

🏘️ Caso 2: investimento condiviso

Due amici comprano un trilocale da ristrutturare in zona Bicocca. Lo sistemano e lo affittano come affitto breve a studenti e lavoratori.
Hanno creato una società semplice per gestire la locazione, dividono le entrate al 50% e hanno stabilito di rivendere entro 5 anni.

📌 I rischi da evitare (e come prevenirli)

Senza voler scoraggiare nessuno, è giusto dire che le amicizie possono cambiare, le esigenze evolvono e le difficoltà arrivano.
Per questo, è fondamentale:

  • Avere tutto per iscritto (accordo tra privati, eventuale patto di prelazione, deleghe bancarie…)
  • Essere sinceri sulle aspettative
  • Fare una stima realistica delle spese e degli imprevisti
  • Affidarsi a un’agenzia che segua entrambi con trasparenza

📝 Cosa inserire nell’accordo tra amici?

Ecco un elenco di cose utili da specificare in un accordo scritto (privato o registrato da un legale):

  • Quota di proprietà
  • Chi paga cosa
  • Uso degli spazi comuni
  • Cosa succede se uno vuole vendere la sua quota
  • Clausola per la gestione degli imprevisti (es. lavori urgenti)
  • Prelazione interna (prima di vendere a terzi)

In conclusione: si può fare, ma va fatto bene!

Comprare casa con un amico è possibile, legale e in molti casi conveniente.
Ma come ogni scelta importante, va affrontata con consapevolezza, senza improvvisare.

Non basta la fiducia: servono chiarezza, pianificazione e il supporto di professionisti che sappiano accompagnarvi nella scelta giusta per entrambi.

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