Bonus ristrutturazioni 2024: cosa cambia e come ottenerlo

Il Bonus Ristrutturazioni 2024 è un’importante agevolazione fiscale pensata per incentivare i lavori di miglioramento e riqualificazione degli immobili, permettendo ai proprietari di ottenere una detrazione IRPEF del 50% sulle spese sostenute.

Questa misura, che ha permesso a migliaia di famiglie italiane di migliorare la propria abitazione, è ancora disponibile fino al 31 dicembre 2024, ma a partire dal 2025 potrebbe subire modifiche sostanziali.

Se stai pensando di ristrutturare casa, è il momento giusto per farlo. In questa guida completa analizzeremo chi può beneficiare del bonus, quali lavori sono ammessi, come fare domanda e quali accorgimenti seguire per evitare errori burocratici.

Cos’è il Bonus Ristrutturazioni 2024?

Il Bonus Ristrutturazioni è un’agevolazione fiscale introdotta per incentivare la riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano. Consiste in una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute, con un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.

Questo significa che, se spendi 80.000 euro per la ristrutturazione, potresti detrarre 40.000 euro dalla tua dichiarazione dei redditi in 10 rate annuali di pari importo.

Cosa cambia nel 2025?

Se non verranno approvate ulteriori proroghe, dal 1° gennaio 2025 la detrazione scenderà al 36% e il limite massimo di spesa detraibile si ridurrà a 48.000 euro.
Per questo motivo, chi sta pianificando una ristrutturazione dovrebbe agire subito, per evitare di perdere questa opportunità.

Chi può usufruire del Bonus Ristrutturazioni?

Il bonus è accessibile a tutti i contribuenti soggetti all’IRPEF, sia residenti che non residenti in Italia. In particolare, possono richiederlo:

✔️ Proprietari o nudi proprietari dell’immobile.
✔️ Titolari di diritti reali di godimento, come usufrutto, uso, abitazione o superficie.
✔️ Locatari o comodatari, cioè chi vive in affitto o in comodato gratuito.
✔️ Soci di cooperative a proprietà divisa e indivisa.
✔️ Imprenditori individuali, solo se l’immobile non è tra i beni strumentali dell’attività.
✔️ Conviventi o familiari del proprietario (se sostengono le spese e le fatture sono intestate a loro).

Attenzione: per beneficiare del bonus, è fondamentale che chi sostiene le spese sia anche l’intestatario delle fatture e che i pagamenti vengano effettuati in modo tracciabile.

Quali lavori sono ammessi nel Bonus Ristrutturazioni?

Lavori agevolabili

Il Bonus Ristrutturazioni copre una vasta gamma di interventi, tra cui:

🏠 Manutenzione straordinaria (es. rifacimento impianti, sostituzione infissi).
🏠 Restauro e risanamento conservativo (es. recupero facciate, miglioramento energetico).
🏠 Ristrutturazione edilizia (es. demolizione e ricostruzione con stessa volumetria).
🏠 Miglioramento della sicurezza (es. impianti anti-intrusione, porte blindate).
🏠 Eliminazione barriere architettoniche (es. ascensori, montascale, rampe per disabili).
🏠 Prevenzione rischio sismico (per zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3).
🏠 Rifacimento facciate esterne (se visibili dalla strada).
🏠 Bonifica dell’amianto e riduzione inquinamento acustico.

Spese correlate detraibili

Oltre ai lavori veri e propri, il bonus copre anche alcune spese accessorie, come:

✔️ Costi di progettazione e consulenze tecniche.
✔️ Spese per il rilascio delle certificazioni di conformità.
✔️ Imposte e bolli per autorizzazioni edilizie.
✔️ Acquisto dei materiali utilizzati per i lavori.

Come richiedere il Bonus Ristrutturazioni?

Procedura passo passo

1️⃣ Scegliere i lavori e ottenere le autorizzazioni edilizie, se necessarie.
2️⃣ Affidarsi a professionisti qualificati (ingegneri, architetti, geometri).
3️⃣ Effettuare i pagamenti con bonifico parlante, specificando:

  • Causale del versamento (art. 16-bis DPR 917/86).
  • Codice fiscale del beneficiario della detrazione.
  • Partita IVA o codice fiscale dell’impresa esecutrice

4️⃣ Conservare tutta la documentazione, incluse fatture e ricevute di pagamento.
5️⃣ Presentare la detrazione nella dichiarazione dei redditi.
6️⃣ Comunicare all’ENEA gli interventi che migliorano l’efficienza energetica (entro 90 giorni dalla fine dei lavori).

Sconto in fattura e cessione del credito: sono ancora possibili?

Dal 17 febbraio 2023, sconto in fattura e cessione del credito non sono più ammessi, salvo per:

✔️ Interventi con Superbonus 110% per edifici unifamiliari avviati prima del 16 febbraio 2023.
✔️ Interventi in edilizia libera con CILA-S presentata prima del 17 febbraio 2023.

Quindi, per il Bonus Ristrutturazioni 2024 si può usufruire solo della detrazione fiscale IRPEF.

Bonus ristrutturazioni e altri incentivi: cumulabilità

Uno dei vantaggi del Bonus Ristrutturazioni è che può essere combinato con altri incentivi, come:

🔹 Ecobonus (se si effettuano miglioramenti energetici).
🔹 Bonus Mobili (se si acquistano arredi per immobili ristrutturati).
🔹 Sismabonus (se si effettuano interventi antisismici).
🔹 Bonus Verde (per sistemare giardini e terrazzi).

La combinazione di più incentivi permette di risparmiare ancora di più, ottimizzando le spese di ristrutturazione.

Errori da evitare per non perdere il Bonus

Molte persone rischiano di perdere il diritto alla detrazione per errori burocratici. Ecco i più comuni:

🚫 Pagamenti non tracciabili: usare il bonifico parlante è obbligatorio.
🚫 Fatture intestate a persone diverse dal contribuente: il beneficiario della detrazione deve essere lo stesso che paga.
🚫 Mancata comunicazione all’ENEA: se i lavori migliorano l’efficienza energetica, la comunicazione è obbligatoria.
🚫 Assenza di permessi edilizi: alcuni interventi necessitano di autorizzazioni, senza le quali la detrazione non è valida.

Conclusione

Il Bonus Ristrutturazioni 2024 rappresenta una grande opportunità per migliorare la propria casa, aumentare il valore dell’immobile e risparmiare sulle tasse. Tuttavia, per usufruirne al meglio è essenziale seguire tutte le procedure correttamente e rispettare le scadenze.

Speriamo di esserti stati utili.

A presto!

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